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albo d'oro 

GIOVANNI ARENA, traversata solitaria s.l.
18.09.2011

foto di Marcello Aricò

 

Tra gli addetti ai lavori il nome di Giovanni Arena è conosciuto soprattutto come “barcaiolo” delle più importanti traversate individuali degli ultimi anni, accanto all’altro nome storico dello Stretto, il recordman Giovanni Fiannacca.

Ma una rapida occhiata all’albo d’oro dello Stretto rivelerà che molte delle traversate più veloci sono state guidate proprio da Arena: prima e seconda miglior prestazione femminile (Maria e Stefania Torre), record sulla doppia traversata (Nino Fazio), record femminile a rana (Asia Cautela), per non parlare dei tempi che più si avvicinano al record (il secondo e il quinto con Cesare Fulci, il terzo con Rolando Candiano, il quarto con Paolo Perrotti)... E non solo traversate veloci: alcune tra le imprese più interessanti di questi ultimi anni hanno avuto la guida di Arena: basti pensare alle traversate dell’ultra ottantenne Finy Fichera, all’atleta più giovane di sempre Gaia Cautela di appena 7 anni, alle splendide nuotate di atleti con problemi di disabilità.

Giovanni Arena, tuttavia, è anche e soprattutto un atleta. Master 50 tesserato per Nuoto Milazzo, la Società diretta da Pippo Nicosia, si è affermato da diversi anni come uno tra i più forti atleti siciliani nella sua categoria. Nello Stretto deteneva già il record over-50 con un tempo appena sotto i 40’ e ieri mattina ha voluto cimentarsi nuovamente nell’impresa.

  Al suo fianco, oltre alla “sua” Maria, un’equipe di compagni di squadra ed esperti accompagnatori che collaborano da anni con il gruppo di atleti di Nuoto Milazzo che ha contribuito alla riscoperta della sfida delle traversate in mare. Il medico Marcello Aricò, gli atleti Alessandro Sergi, Pietro Mondello e Robeto Tamà (responsabile della traversata), l’assistente per il salvamento Vincenzo Santoro, l’addetto alle comunicazioni Com. Matteo Donato e i cronometristi della FICR Angelina Mangraviti e Daniele Celli. Il timone è stato affidato alle giovani ma già esperte mani del nipote Paolo Arena, che già ha al suo attivo la guida di numerose traversate.

La sfida di Giovanni Arena è stata quella di “provare su sè stesso” una traversata diversa, in un giorno poco indicato dalla tradizionale logica della ricerca della minima intensità di corrente. E’ stato invece scelta una data che precede di due giorni l’ultimo quarto di luna, in cui la corrente è ancora molto forte. Questo ha costretto l’atleta a partire da un punto più a nord rispetto all’estrema punta di Capo Peloro, allungando il percorso fino a quasi 3600 metri per cercare di nuotare “anticipando” il fiume di corrente scendente che si andava formando alle sue spalle. 

La scelta poteva sembrare azzardata, specie per un nuotatore di 54 anni, ma ha dato i suoi frutti. Arena ha nuotato alla media di 79 bracciate al minuto, concludendo la sua fatica nel tratto di costa tra Torre Cavallo e Cannitello. Il tempo finale di 37’08” non solo rappresenta di gran lunga la miglior prestazione over-50, ma è addirittura il dodicesimo tempo assoluto sulla singola traversata e giunge a premiare un personaggio che ha contribuito enormemente alla rinascita della passione per il nuoto nello Stretto, fondendo nella sua limpida carriera di atleta e barcaiolo l’amore per lo sport e per il mare, impegnandosi in ogni traversata – propria o altrui – con tutto sè stesso.

Anche in questa occasione è stata determinante la collaborazione dell’AMS - Autorità Marittima per la Navigazione nello Stretto che ha monitorato le operazioni di partenza e lo svolgimento della prova, affinchè la traversata potesse svolgersi in piena sicurezza in un tratto di mare estremamente difficile e trafficato.

Per la Nuoto Milazzo C. Nicosia la traversata di Giovanni Arena rappresenta l’ennesimo fiore all’occhiello in una storia legata a filo doppio con il nuoto di fondo nello Stretto. La Società mamertina è quella che ha contribuito in misura più rilevante per numero di atleti e risultati alla storia delle traversate tra Scilla e Cariddi, in una lunga storia d’amore che grazie alle nuove generazioni sembra destinata a durare ancora a lungo.

pagina curata da Nino Fazio nino@baiadigrotta.it

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