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III Traversata dello Stretto di Messina, 1956
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Il nuovo sito della traversata in gara, curato dagli organizzatori, è qui: www.traversatadellostretto.it

Questa pagina è stata interamente curata, nella ricerca e nella stesura, da Francesco Di Fede.

III TRAVERSATA DELLO STRETTO DI MESSINA
GARA NAZIONALE DI NUOTO MEDIA DISTANZA (FIN)
Da Capo Peloro (ME) a Villa San Giovanni (RC)
Domenica 19 agosto 1956 – III edizione
Distanza di gara stimata: 4200 mt.




LA LOCALITÀ DELLA MANIFESTAZIONE: Villa San Giovanni, all’epoca un paese del Comune di Reggio Calabria, oggi divenuta città municipale per Decreto Presidenziale dal 2005. Siamo in terra di Magna Grecia dove si parla il Grecanico, la parlata greca della Calabria meridionale, e dove è nata ed è stata istituita, per iniziativa di alcuni pionieri con la collaborazione di più altri, la Traversata a nuoto dello Stretto di Messina.

LA SOCIETÀ ORGANIZZATRICE: Lo Sporting Club di Villa San Giovanni, sotto l’alto patrocinio del compianto Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.
Con l’entusiasmo, la passione, la competenza e la capacità organizzativa del munifico Presidente Comm. Rag Rosario Calì. e fratello Comm. Ing. Giovanni, del Vicepresidente Dott. Mario Santoro e della Dirigenza tutta con i loro rappresentativi uomini come Acri, Candido e De Gaetano; nonché l’ausilio delle tanto indispensabili barche guida condotte dai rispettivi piloti e rematori, messe a disposizione dalla gente di mare del luogo.

IL TRACCIATO DI GARA:  Partenza da Capo Peloro, la marina adiacente il pilone dell’elettrodotto nel villaggio di Torre Faro (ME), in epoca arcaica inteso Cariddi che nella mitologia greca dava il nome all’insidiosissimo e famigerato vortice marino in quel punto di mare. L’Arrivo alla marina del Lido Cenide di Villa San Giovanni. 
Percorso stimato 4200 mt.

AL SEGUITO: Barche e lance a remi la gran parte e come già per le precedenti due Traversate si ha la comparsa delle prime imbarcazioni con motore marino diesel a propulsione ad elica. Si registra, inoltre, l’attiva e gradevole presenza di mezzi di informazione e di divulgazione, rappresentati da giornalisti di varie testate e dagli operatori radio-televisivi della RAI.

IL REGIME DELLA CORRENTE ALL’ATTRAVERSAMENTO: Corrente molto forte di Scendente, diretta a sud, verso lo Ionio.

LA FASE LUNARE: Luna crescente al settimo giorno di primo quarto a 2 giorni dal sorgere della Luna piena.

DUE GLI EVENTI MEMORABILI: 
In ordine di tempo:
IL PRIMO in campo tecnologico: Nel gennaio di quello stesso anno i due piloni calabro-siculo dell’elettrodotto più lungo del mondo, l’uno posto sul colle di Santa Trada (RC) l’altro posto sulla spiaggia di Capo Peloro a Torre Faro (ME), entrarono in funzione a pieno regime iniziando così un esercizio che compirà il suo ciclo conclusivo per l’ultima volta nel corso dell’anno 1992; più tardi nel 1994 un cavo sottomarino, con una capacità superiore di trasporto dell’energia elettrica, li sostituì definitivamente.
Oramai la loro imponente e monumentale presenza fa parte integrante del mirabile paesaggio: artefatte forme nell’armonioso naturale del cielo, del mare, dei monti e delle marine dello Stretto di Messina.
A tale proposito bisogna dire che non si sentono per nulla piantati in asso in quanto, sia pure destituiti dal compito, hanno però mantenuto, quasi con voluttà, il loro rituale fragoroso in quelle terre di calma e di silenzio dove regna sovrana la melodia del mare quando, sferzati dai forti ed immancabili venti sciroccali, seguitano come prima a lacerare l’aria con una sorte di risonante ululato, intenso e prolungato, che continua ad incombere, implacabile, sopra le case e le teste di quei bravissimi abitanti.
IL SECONDO in campo letterario: In quegli stessi giorni di agosto il grande scrittore messinese di Alì Marina Stefano D’Arrigo, (all’anagrafe Fortunato D’Arrigo) lontano da tutti i centri letterari, con azzardo temerario, si prepara ad ordire le sconvolgenti trame del suo primo romanzo Horcynus Orca, intessuto di un linguaggio nuovo di zecca, e cuce una singolarissima storia piena della più adorabile e sublime arte narrativa, dove lo scrivere è scrivere come “il mare è mare”. 
Questa contemporaneità dell’evento letterario con la nostra terza traversata ci viene riferita dall’insigne critico nonché raffinato scrittore Walter Pedullà, reggino di Siderno, nell’introduzione de I Fatti della Fera, che è la prima stesura di Horcinus Orca pubblicata postuma, testualmente così scrive: “Era infatti l’agosto del 1956 quando Stefano D’Arrigo si chiuse in casa e per 15 mesi riempì dodici grandi quaderni quadrettati”: questi sono stati i primi scritti di quel che sarà in ultimo Horcynus Orca il poema del mare, del mare dello Stretto, dove nel racconto il protagonista “ ‘Ndria Cambria, nocchiero semplice della fu regia Marina, in una notte senza luna attraverserà lo Scill’e Cariddi sulla barca di Ciccina Circè, in senso contrario dei nostri dieci traversatori dalla riva calabrese verso la riva siciliana di Capo Peloro il punto di partenza della nostra gara di nuoto.

IL GIUDICE E DIRETTORE DI GARA: Sig. Filippo MUNDO Pres. del Comitato Regionale Calabro della FIN di Reggio Calabria, coadiuvato da un folto gruppo di Giudici e Cronometristi.

LA PRESENTAZIONE DEI 10 ATLETI PARTECIPANTI
· Per primo il toscano e fondista di grande talento Giacomo Loffredo, già vincitore delle prime due edizioni e favorito d’obbligo di questa terza prova; nella prima edizione era stato tesserato per la Rari Nantes Argentario ma dall’anno precedente passato alla G.S. Fiat Torino. 
· Su uno stesso piano il vincitore a sorpresa il ligure Francesco Giovacchini della Lerici Sport (La Spezia), dimostratosi grande nuotatore come il secondo arrivato Fioravanti Resasco delle Fiamme Oro Roma.
· Seguono Salvatore Verdini, Francesco Marongiu, Domenico Cuciniello, tutti di comprovata bravura, gli altri uomini appartenenti all’eccelsa e storica società di nuoto Fiamme Oro di Roma.
· Poi i validissimi nuotatori di casa Michele Caracciolo, Alfredo Benedetto e Giovanni Guardavaglia dello Sporting Club di Villa San Giovanni.
- Michele Caracciolo è risultato l’unico dei nostri paesi a passare lo Stretto. 
Classe 1926 con un garbo signorile e con un coinvolgente ardore ci ha raccontato un aneddoto, del suo passato sportivo, in un modo così presente da far sembrare questo come se fosse accaduto il giorno prima: “sono stato un nuotatore nature, a quell’epoca un giorno sono andato a gareggiare in notturna nella città di Firenze e precisamente sulle acque dell’Arno che fungevano da piscina delimitata da due pontili galleggianti, nel mentre mi preparavo a disputare la gara dei 4oo mt. mi son visto affiancare, nella corsia accanto di destra al blocco di partenza, da un omone grande e grosso (193 cm ed oltre 100 Kg di peso) che rispondeva al nome di Carlo Pedersoli , il primo italiano a nuotare i 100 mt. meno di un minuto (59”5), alias Bud Spencer quel che diverrà l’attore di grande successo su tutti gli schermi cinematografici, al mio lato sinistro dall’altro grande campione di nuoto Gianni Paliaga, della Fiat Torino, vincitore della quinta e della sesta edizione della Traversata dello Stretto di Messina”.
· Dulcis in fundo: quell’indimenticabile uomo rude ed affabile ad un tempo di Nino Musciumarra del CUS Messina, il nuotatore veterano ma atleta per eccellenza, precursore e padre ispiratore del nuoto di fondo peloritano per le sue gesta compiute in solitaria.

IN NUCE LA MANIFESTAZIONE NATATORIA
Le Cronache del tempo ci riferiscono di una giornata splendida sullo Stretto, spira un’aria serena con il mare liscio come uno specchio ma percorso da una fortissima corrente di Scendente, o di Mala Rema come la definiscono in gergo la gente di mare delle due sponde, la perfida bestia dei Traversatori, perché la sua furia li sospinge verso il largo in senso longitudinale ed ostacola grandemente il raggiungimento della riva opposta. Queste correnti di marea possono raggiungere velocità di oltre cinque miglia (intorno ai 9 Km/h). 
Dalla zona di mare di Punta Faro di Capo Peloro, alle ore 09,20 con circa mezz’ora di ritardo sull’orario previsto, l’Ispettore Generale delle FF.SS., S.E. DI RAIMONDO, per l’occasione starter di partenza, da bordo della barca ammiraglia dà il via ai dieci Concorrenti, fra di essi i nomi più importanti del nuoto di fondo italiano, mentre scorre sempre più rapida la tanto temuta e prevista Scendente.
GIOVACCHINI della Lerici Sport e RESASCO della Fiamme Oro quasi subito si avvantaggiano gradualmente sul resto del gruppo che è condotto dal due volte vincitore LOFFREDO della G.S. di Torino. Questi primi due saranno i protagonisti per la rispettivi piloti delle lance guida, che, sospinte dalle vogate a ritmo costante degli uomini di bordo li affiancano come da regolamento. Così vanno accumulando un buon margine di vantaggio che manterranno fino in prossimità dell’arrivo, mentre seguono leggermente distanziati l’uno dall’altro tutti gli altri contendenti.
Un numero consistente di appassionati, turisti e curiosi, con imbarcazioni di ogni tipo, si è unito, in ordine sparso, al corteo principale ed osserva con interesse l’andamento della gara.
Quando mancano ancora 50 mt. circa per primo Resasco prende l’iniziativa ed effettua lo sprint finale, ma leggiamo il commento tratto da un passo proprio dell’articolo sportivo del giornale La Gazzetta del Sud del 20 agosto 1956: “ I due atleti mantenevano il ritmo e si presentavano tutti soli al traguardo. A 50 mt. circa dal trampolino d’arrivo scattava Resasco che si spostava sulla destra credendo, per errata intuizione del suo nostromo che l’arrivo fosse a terra, mentre Giovacchini che era rimasto sulla sinistra si accorgeva subito dell’errore commesso da Resasco e grazie al vantaggio accumulato si presentava solo al traguardo precedendo di circa un minuto l’avversario”.
Poi, in successione singola, altri sette concorrenti toccavano il traguardo felicemente. 
In questa giornata particolare, per le difficoltà che si sono presentate, i nostri dieci partecipanti hanno mescolato all’abnegazione per l’agone prettamente sportivo lo spirito dell’avventura tra la Poesia e la Favola: ognuno è stato solo con se stesso, con la propria barca guida e col proprio destino di fronte all’eterna sfida dell’uomo con le forze della natura, tutte insieme prerogative pure di chi suole effettuare a nuoto in solitaria quella che è divenuta la Traversata per antonomasia.
L’infido e impetuoso scorrimento delle acque nel canale ha contrastato a tal punto i nostri aitanti nuotatori da costringerne tre al ritiro compromettendone senza scampo l’approdo, però è giusto sottolineare senza giustificazione per nessuno che in questi casi non è facile stabilire la rotta più idonea da seguire. 
Dopo l’arrivo di tutti i concorrenti, la contestata posizione del traguardo verrà presa in esame di verifica dal Corpo Giudici con una immediata consultazione, che sortirà un con grande disappunto del secondo arrivato.
Nel tratto finale, quando i nuotatori si sono presentati a ridosso della costa calabrese, tantissima gente entusiasta li ha seguito dalla riva: da Punta Pezzo lungo la via Marina fino alla veranda sul mare dello storico Lido Cenide di Villa San Giovanni, pavesato a festa e gremito di folla molti in tenuta balneare, che all’arrivo ha tributato un trionfale applauso frammisto a grida di gioia all’indirizzo del primo arrivato e di tutti i traversatori che sono riusciti a raggiungere il traguardo in una giornata di così alto impegno atletico.
A conclusione di questo magnifico evento sportivo alla presenza del Sindaco Dott. Natale Sciarrone e delle autorità civili e militari ha avuto luogo la premiazione degli atleti con la consegna delle tradizionali coppe, fra cui troneggia quella del Presidente della Repubblica, e delle medaglie.
Infine visto il grande successo conseguito, colmo abbastanza di approvazioni e di lodi, la Dirigenza dello Sporting Club di Villa San Giovanni in modo risoluto si è sentita di promettere la preparazione, per l’anno successivo, della prossima quarta edizione della traversata, che ha ormai assunto definitivamente la connotazione di importante gara nazionale di nuoto di fondo.

ORDINE D’ARRIVO UFFICIALE:

1. GIOVACCHINI Francesco Lerici Sport 1.03’45’’
2. RESASCO FIORAVANTI Fiamme Oro Roma 1.04’15’’
3. VERDINI Salvatore Fiamme Oro Roma 1.08’49’’
4. MARONGIU Francesco Fiamme Oro Roma 1.08’55’’
5. CUCINIELLO Domenico Fiamme Oro Roma 1.10’04’’
6. LOFFREDO Giacomo Fiat Torino 1.12’15’’
7. CARACCIOLO Michele Sporting Club Villa 1.15’48’’

RITIRATI NR. 3

· BENEDETTO Alfredo Sporting Club Villa
· GUARDAVAGLIA Giovanni Sporting Club Villa
· MUSCIUMARRA Antonino CUS Messina


 
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