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SALVATORE VERDINI e lo Stretto
La carriera sportiva e la Traversata vittoriosa del '57

 
Campionati Nazionali Primaverili di Nuoto, Roma - Foro Italico, 1957

  Tutte le immagini provengono dall'archivo fotografico di Salvatore Verdini

Salvatore Verdini nasce a Taranto il 1 marzo del 1935. Due anni dopo il suo esordio bolognese sotto la guida tecnica di Alberto Gerundo, Salvatore Verdini, conquista ai Campionati Italiani di categoria a Sestri Levante (GE) la medaglia d’argento nella staffetta 3x100 mista assieme ad altri suoi concittadini e il primato nazionale cat. Aliievi sui 100m dorso, realizzando il tempo di 1’14”3.

Premiato con medaglia d’oro dalla FIN con la motivazione: … giovane promessa del nuoto di interesse nazionale, viene convocato nella rappresentativa Italiana giovanile di nuoto, a svolgere allenamenti collegiali sotto la guida del tecnico Usmiani. Partecipa così all’incontro di nuoto Italia-Jugoslavia nelle acque della Piscina Albaro di Genova, indossando la sua prima Maglia Azzurra.

La carenza dell’impiantistica sportiva nella Città dei due Mari, lo porta a migrare su iniziativa del Presidente del Comitato Regionale della FIN, Dott. Vito Manna ad  intrattenere allenamenti collegiali nel capoluogo pugliese.

Tra il 1952 e il 1954, Salvatore Verdini difenderà i colori sociali del CUS Bari conquistando importanti vittorie, in particolare nel nuoto di fondo; la prima è la Traversata Trofeo Cambrum (Barletta), una traversata a nuoto di 3 chilometri; successivamente vince il Trofeo Miglio Marino nelle acque del Porto di Brindisi, e ancora le Traversata del Basso Adriatico disputate nelle sedi di Brindisi e Bari; nella sua Taranto conquista diverse edizioni delle Traversate del Ponte Girevole e nella Coppa Stella Maris (Traversata dei due Ponti).

Nel 1955 intraprende la carriera militare nella Polizia di Stato si trasferisce a Roma, entrando a far parte del prestigioso Gruppo Sportivo Fiamme Oro - sotto la guida tecnica di allenatori come Achille Marchetti, Rodolfo Passerini, Domenico Maiello e Branko Zizec verrà indirizzano nelle specialità del Gran Fondo e del Salvamento a Nuoto.

A difesa dei colori romani partecipa a diversi Campionati Italiani di nuoto e pallanuoto e importanti manifestazioni, tra le quali spicca la famosa Traversata a nuoto denominata Coppa Leonida Bissolati e la Coppa di Natale (in quest’ultima nel 1956 resta famoso lo sprint con l’olimpico Paolo Pucci che conquisterà il Titolo Europeo a Budapest nel 1958), entrambi disputate nelle acque del Tevere. Partecipa anche a traversate a nuoto disputate sul Lago di Bracciano e sul Po e, la prestigiosa Maratona dell’Adriatico Rimini-Ancona, una gara a tappe, lunga 100 chilometri organizzata dalla testata giornalistica Il Giorno; al Trofeo Manicone sempre nelle acque adriatiche e  per concludere a ben quattro edizioni della Traversata dello Stretto di Messina (Trofeo Calì - Coppa Presidente della Repubblica). Queste resteranno e ancora oggi sono il fiore all’occhiello di Salvatore Verdini.

L’edizione del 1957 lo vede vincitore col tempo di 1h. 25’ 24”.

 
Traversata dello Stretto, 1957: l'imbarco degli atleti.

Così scrive l’inviato speciale del Corriere di Sicilia Manlio Salimi nel 1957.

(…) Questa IV° Edizione della Traversata dello Stretto di Messina ha ancora accresciuto la fortunata fama della manifestazione per grandiosità di successo, per favore popolare, per magnificenza di spettacolo naturale, per vibrazione di interesse, per chiarezza d’espressione tecnica, per sfoggio di valori atletici e per la loro giusta rispondenza col risultato.  E la conclusione generale non può essere che la stessa una splendida gara, una bella giornata di sport, come tanto frequentemente non capita di assistere, una lotta viva e titanica, e un prepotente giovane dominatore, il possente ventiduenne Salvatore Verdini del Gruppo Sportivo delle Fiamme oro di Roma (…). La sua vittoria è chiara, vivida, la sua impresa squisitamente umana. L’atleta non ha lesinato un’oncia delle sue energie, non ha cercato un tragitto di prudenza, non ha chiesto collaboratori neppure nei suoi compagni di squadra , ha puntato direttamente sul traguardo, balzando fin dal via al comando, tenendo gagliardamente la testa della corsa dal primo all’ultimo metro. (…) Alla mezzora della traversata si sono delineate le posizioni. Salvatore Verdini si è già avvantaggiato di un centinaio di metri sulla coppia Marongiù e Cuciniello e di oltre centocinquanta metri da Caracciolo (…). A Punta Pezzo, passaggio obbligato per tutti, Verdini transita con circa 100 metri su Marongiù e Cuciniello, 200 metri su Resasco  e Marchetti, 300 su Caracciolo e circa 500 su Muscimarra e Guardaveglia. Interessante si delinea a questo punto la lotta, non restando che l’ultimo chilometro. Tra l’entusiasmo delle migliaia di persone disseminate lungo la costiera e sulle numerosissime imbarcazioni (…). Resasco a 500 metri raggiunge e supera i primi due, avvicinandosi a Verdini fino ad una cinquantina di bracciate. In vista del traguardo, però, Verdini produce il suo potente scatto mettendosi al riparo da brutte sorprese. E’ Salvatore Verdini a vincere la quarta traversata dello Stretto di Messina (…).


L'arrivo vittorioso di Verdini alla Traversata del 1957. Alle sue spalle due compagni delle Fiamme Oro Roma, Resasco e Cuciniello.

La Traversata dello Stretto di Messina era all’epoca una manifestazione per atleti tesserati alla Federnuoto e denominata Trofeo Cali’ dal nome dell’organizzatore. Una gran fondo natatoria di alto prestigio agonistico, tanto da essere patrocinata dal Presidente della Repubblica che metteva per l’occasione in palio una Coppa a tiratura unica e interamente cesellata in argento.  


Verdini premiato dal Prefetto di Reggio Calabria con il trofeo messo in palio dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.


In un'immagine del 1959, al rientro dai vittoriosi Campionati Europei di Salvamento di Wiesbaden, Germania,  il "podio" della Traversata del '57: Salvatore Verdini, vincitore, Fioravanti Resasco, secondo, e Domenico Cuciniello, terzo.

Dedicatosi con successo al Nuto di Salvamento, conquista in questa disciplina numerosi titoli nazionali e internazionali, alternando questa attività con quella di pallanuotista. Continua ugualmente nella sua Taranto a mietere successi nel nuoto puro, seppur in campo regionale, e conquista i record regionali nei 100 nei 200 dorso e nei 1500 stile libero categoria assoluti.

E’ merito suo e del suo primo allenatore Alberto Gerundo, che negli anni cinquanta vestì la carica di Consigliere Nazionale della FIN settore Promozione sportiva, il prodigarsi e stimolare affinché Taranto sia tra le 10 città italiane a beneficiare della costruzione da parte del CONI della costruzione comunemente conosciuta come Piscina Comunale.

Abbandona definitivamente la carriera agonistica nel 1970 all’età di 35 anni. Si dedica all’insegnamento del nuoto, fonda assieme all’amico Cosimo Gentile la società sportiva Nuoto Taranto e nel 1978 la sezione tarantina dell’ANAOAI (Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia).

Nel 2000 viene insignito dal Coni Nazionale della “Stella d’Oro al Merito Sportivo” uno tra i più alti riconoscimenti nello sport.

 

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