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VII Traversata dello Stretto di Messina, 1960
clicca qui per tutte le traversate in gara, 1954-1973

Il nuovo sito della traversata in gara, curato dagli organizzatori, è qui: www.traversatadellostretto.it

Alla fine di Marzo 2008 il preziosissimo contributo di  Franco Di Fede arricchisce di altri dati il nostro albo d'oro. La traversata del 1960 è ancora viva nei ricordi dei partecipanti, alcuni dei quali ancora oggi vivono il nuoto in modo attivo. 

A proposito della stessa gara, riceviamo e pubblichiamo con piacere il racconto del vincitore Roberto Passariello, oggi illustre docente universitario e ieri nuotatore e pallanuotista di livello nazionale. 

Come se non bastasse, aggiungiamo una nota dell'amico Gianni Zaottini, iscritto alla gara e non privo di ambizioni, ma confinato in un ospedale per un problema intestinale (si rifarà, parzialmente nel '63). Infine notiamo tra i partecipanti Gianfranco Conversi, ancora oggi validissimo master trapiantato da Roma a Catania e tra gli animatori della realtà natatoria siciliana, dal quale riceviamo un contributo scritto e fotografico per il quale lo ringraziamo moltissimo. E al via erano anche presenti Francesco Giovacchini, vincitore della Traversata del '56 e terzo al traguardo e, manco a dirlo, il nostro immancabile Nino Muscimarra.

La gara del '60 propone anche la prima traversata dello Stretto di Messina da parte di un atleta straniero: Doris Eggert, ultima sul traguardo ma comunque arrivata, tre anni prima della "solitaria" da parte della Revell.

Tutto il testo seguente proviene dal contributo di Franco Di Fede, che ringraziamo ancora.
Per le immagini ringraziamo invece Gianni Zaottini.

"I° Trofeo Rosario Calì", Gara Nazionale di Nuoto di Fondo, 21 agosto 1960 

da Ganzirri (ME) a Cannitello (RC)

Percorso stimato: 4800 mt.  

LOCALITÀ GEOGRAFICA DELL’ORGANIZZAZIONE: Lo splendido paese di Villa San Giovanni, Comune in provincia di Reggio Calabria e dal 2005 divenuto Città, situato nell’ultima terra marinara dello Stivale, che tutto si adagia sulle acque dello Stretto di Messina; per la sua posizione strategica è un’importante snodo ferroviario e del traffico autoveicolare da / per la Sicilia ed il Continente d’Italia.

SOCIETÀ  ORGANIZZATRICE: Con il Patrocinio della Pro Loco di Villa San Giovanni e sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, lo Sporting Club di Villa San Giovanni, unitamente ai suoi dirigenti sportivi, al commendatore Rosario CALÌ ideatore e principale sostenitore della Traversata, alla popolazione del luogo composta da ottimi uomini di mare robusti e laboriosi, promuove questo Campionato Nazionale di media distanza preparando ed organizzando, da sempre, la più difficile delle traversate agonistiche in questo angusto tratto di mare, già insidioso per le sue caratteristiche naturali e molto difficoltoso per il transito, senza soluzione di continuità, di mezzi navali di ogni sorta e di ogni dislocamento appartenenti a tutte le bandiere del globo.

IL TRACCIATO DI GARA: La partenza dalla marina di Capo Peloro di Torre Faro (ME), la zona adiacente al Pilone dell’elettrodotto. L’arrivo alla marina di Villa San Giovanni (RC) in località spiaggia Lido Cenide  che prende il nome da Capo Cenis (Cenèo o Cenide) sperone montagnoso che un tempo era situato più prominente a Punta Pezzo, successivamente dirupato nel fondo del mare, e che i primi colonizzatori Calcidiesi, dell’antica Grecia, così chiamarono in onore ed a ricordo del promontorio omonimo situato a nord est dell’isola greca di Eubea, loro terra di origine nel mar Egeo. Percorso stimato 4800 mt.

LA FASE LUNARE: Luna calante all’ultimo quarto un giorno prima che spunti la luna nuova.

IL REGIME DELLA CORRENTE: La prima corrente di Scendente di media velocità in graduale aumento diretta a sud verso lo Ionio.

NOTA DI STORIA PATRIA: Ci piace segnalare questa nota per la singolare coincidenza con la VII Traversata: Siamo nell’anno del centenario per le celebrazioni nazionali dell’impresa dei Mille, nei luoghi che videro fra le sponde e le terre di questo braccio di mare Garibaldi ed i suoi Garibaldini: a Torre Faro, estrema punta a nord est della Sicilia e località di partenza della gara, le truppe rimasero acquartierate in assetto di guerra da prima linea per 28 giorni.

Il 19 di agosto del 1860 il grosso della spedizione con il loro nizzardo condottiero attraversarono il mare dello Stretto dal lato sud sbarcando in Calabria sulle spiagge di Melito Porto Salvo (RC); alcuni giorni dopo il 24 di agosto il generale garibaldino Orsini da Punta Faro con il resto della forza militare su una flottiglia attraversava lo Stretto per raggiungere Garibaldi a Villa San Giovanni (RC), luogo di arrivo della gara.

A cento anni di distanza, in quegli stessi giorni, il  21 di agosto del 1960 atleti del nuoto di fondo, accorsi da tante contrade d’Italia, così come quei rossi scamiciati di allora ma con altri intenzioni ed altri disegni, partendo da Capo Peloro si immergono nel mare con lo spirito dell’agone sportivo e con la fronte ed il pensiero rivolti in direzione del traguardo posto sulla marina calabrese di Villa San Giovanni, dove una onda festosa di pubblico li accoglierà con entusiastici applausi di unanime ammirazione.

PRIMA TRAVERSATA DI ATLETA STRANIERO : la concorrente  tedesca di Berlino EGGERT Doris, prendendo parte a questa settima competizione della Traversata, è la prima nuotatrice straniera ad attraversare lo Stretto.
La prima donna in assoluto era stata l’italiana SABATINI Margherita della R. N. Torino nella V edizione il 17 agosto 1958.
Invece la prima donna in solitaria, in assoluto, sarà l’americana  Mary Margaret Revell che farà la doppia traversata  il 16 aprile 1963.

LA PRESENTAZIONE DEGLI ATLETI: Danno la loro adesione di partecipazione n. 33 atleti (ma solo 28 affronteranno la prova) ed apriamo l’elenco, con la grande novità della partecipazione di due graziose ondine una italiana Sandra BONFIGLIO  della Rari Nantes Torino e l’altra tedesca Doris EGGERT della Berlino Sport, entrambi ventunenni.

Proseguiamo con il novero dei più favoriti basandoci sul valore acquisito dalle loro più recenti prestazioni ed a seguire tutti gli altri.

Iniziamo dando la precedenza al sorprendente vincitore che non era stato preventivato e che stabilisce addirittura il tempo record:

  • Roberto PASSARIELLO dell’A.S. Roma alla sua prima partecipazione.
  • Paolo CIACCI di 21 anni della A.S. Roma vincitore della Traversata Lago del Palio a Trento sulla distanza di 2000 mt. e detentore del titolo italiano sui 1500mt corsi a Genova col tempo di 19’19”.
  • Ottavio SERENA della A.S. Capri vincitore per tre anni consecutivi della Traversata di Procida, lunga 7 Km, con il miglio tempo di 2h7’ e sesto arrivato nella maratona del nuoto la 7° edizione della Capri Napoli.
  • Santo ABRUZZINI grande atleta villese della S.C. Taormina già per due volte secondo nelle precedenti Traversate.
  • Salvatore VERDINI  tarantino della Libertas, già vincitore della IV edizione della Traversata dello Stretto del 1957 e recente trionfatore della Traversata di Brindisi.
  • Gianni  ZAOTTINI  diciassettenne romano accreditato di un buon 19’55” sui 1500 mt e primatista Juniores nazionale sugli 800 con il tempo di 10’16”.
  • Francesco GIOVACCHINI della Lerici Sport, già vincitore della 3° edizione della Traversata.
  • Ruggero CIACCI delle Fiamme Oro Roma all’ultimo istante giunto da Palermo, neo campione mondiale di pinnato (200 mt in un 1’59”e 3).
  • Gianfranco CONVERSI della A.S. Roma.
  • Tristano CALIA del G.S. Fiat Torino.
  • Riccardo ZOPPINI della Rari Nantes Milano.
  • Giancarlo RIDOLFI e Franco MASPERI torinesi del gruppo sportivo Fiat, quest’ultimo ranista di valore nazionale.

Proseguiamo con la schiera degli atleti delle due sponde, cominciando con la formazione villese che oltre il loro atleta più rappresentativo Santo ABRUZZINI annovera:

ALIZZI, BENEDETTO, CALARCO, CARATOZZOLO, CORIO, DE FRANCO, GUARDAVAGLIA, LISI, MORABITO e POLIDORI.

Segue la compagine messinese con il proprio portabandiera: Nino MUSCIUMARRA, del CUS Messina, il decano dell’ordine dei nuotatori di fondo dello Stretto, poi MACAUDA, CAMINITI, CHILLÈ,  PALELLA, PERRONE ed i taorminesi RANIERI e CALABRÒ.

IN NUCE LA MANIFESTAZIONE:

Nel bel mezzo della calma e calda estate calabro-sicula un inatteso vento fresco di tramontana da qualche giorno agitava le salse acque dello Stretto di Messina e confluiva un motivo in più di incertezza e di difficoltà alla competizione; ma la buona sorte arrise ai suoi organizzatori ed agli animosi fondisti del mare se, nel suo articolo sportivo della Gazzetta del Sud del 22 agosto 1960, Manlio GALIMI così scriveva sui momenti che precedettero la partenza in quella lontana domenica di agosto:

Il mare è appena increspato, e, controluce, il suo baluginante tremolio produce riflessi che la vista non sopporta più che tanto. Sembra dipinto a chiazze ora di un livido color verde, ora di un blando viola cèzanniano. Anche il cielo, in uno sfondo di tenue cilestrino, sembra maculato qua e là di nuvole alte e bianchissime più della schiuma. Splende un magnifico sole.

 Sotto il ciclopico pilone di Punta Faro, i ventotto concorrenti si lasciano spalmare di grasso. Diranno poi che non ce n’era bisogno, tanto il mare è temperato.”

Dopo una buona attesa di oltre un’ora rispetto all’orario previsto, alle 10,12 nella zona di mare di Punta Faro l’ingegnere Giovanni CALÌ dall’alto della barca ammiraglia e della Giuria, come un Doge il giorno della festa dello sposalizio col mare, dà il segnale della partenza a questa prova unica di Campionato Italiano sulla media distanza e VII traversata consecutiva: per prime tra i ventotto nuotatori che prendono il via vengono fatte partire le due ondine, che segnano in assoluto il debutto del gentil sesso sullo Stretto, ed a distanza di un minuto tutta la schiera maschile dei partecipanti.

I premurosi ed indaffarati uomini dell’organizzazione hanno disposto una barca guida che affianchi ed assista ogni singolo atleta impegnato e per una migliore sicurezza dei concorrenti hanno assegnato a bordo, oltre al previsto ufficiale di gara, un marinaio di prua munito di fiocina in costante vigilanza lungo tutto il viaggio marino della Traversata pronto ad intervenire in caso di necessità.

Come nelle traversate che l’hanno preceduta un centinaio di variopinti battelli formano un lungo corteo che segue i gareggianti. Dopo la prima fase dell’avvio, quando i concorrenti hanno rotto il fiato si comincia a delineare nettamente la situazione col formarsi una fila in ordine sparso e sinuoso fatta come da tante palombelle bianche di schiuma fluttuante sulla superficie del mare.

I migliori fondisti nazionali sono tutti lì a contendersi la vittoria quando, a sorpresa, prende il comando della gara Roberto PASSARIELLO della A.S. Roma, alla sua prima Traversata, che sotto la guida del nostromo di bordo della barca accompagnatrice decide la rotta più rischiosa, seguendo la trasversale Punta Faro – Punta Pezzo che risulterà favorevole.

Invece il più accreditato degli atleti, l’altro romano Paolo CIACCI della stessa Società segue una direttrice più cauta perché ha tenuto conto della corrente di scendente che trascina verso sud.

L’aitante cittadino dell’Urbe non molla e sotto la spinta delle sue poderose bracciate giunge per primo a Punta Pezzo, costellata da pittoresche casette bianche, e batte il mare proseguendo deciso verso l’arrivo posto al Lido Cenide di Villa San Giovanni, dove nella spiaggia prospiciente si era assiepata, ormai per consuetudine, una festante ala di pubblico che aspettava i nuotatori e che ora saluta la sua splendida vittoria con un compatto entusiastico applauso che prosegue poi per tutti gli altri atleti man mano che arrivano

Ha  compiuto la più rapida Traversata migliorando il precedente  tempo record stabilito da PALIAGA nella quinta edizione.

Poi staccati giungevano da soli Paolo CIACCI al secondo posto, al terzo il lericese GIOVACCHINI già vincitore della terza edizione, al quarto il caprese SERENA, mentre si disputano lo sprint finale per la quinta piazza Santo ABRUZZINI, atleta del paese di Villa San Giovanni che corre per una società di Taormina e Ruggero CIACCI delle Fiamme Oro Roma campione di Nuoto Pinnato; agli 80 mt. dall’arrivo sono ancora appaiati, ai 30 mt. c’è una leggerissima prevalenza di Ciacci ma Abruzzini con una progressione eccezionale sul filo di lana lo batte di un’inezia tanto da essere entrambi accreditati con lo stesso tempo e le ovazioni della popolazione di casa sono tutte per lui.

I primi undici classificati hanno battuto il tempo record precedente.

Per quanto attiene agli atleti del versante messinese ottima la prova di RANIERI Raffaele della S.C. Taormina che fa registrare il 12° posto ed un valido tempo e poi il quarantenne Nino MUSCIUMARRA al 18° posto, il nuotatore più anziano di tutti in campo, segnato dal vento e dal sale marino  ma sempre pronto a mollare l’ancora ed entrare in acqua  per affrontare questo tratto di mare con affezionata fedeltà, mai domo e ricco sempre di quel raro entusiasmo coinvolgente che da sempre lo caratterizza.

La premiazione avrà luogo nell’incantevole terrazza sul mare del Lido Cenide alla presenza del Sindaco e delle autorità civili e militari nella festa serale in onore dei nuotatori che hanno partecipato alla VII Traversata dello Stretto.

Magnifici i premi, fra gli altri il Trofeo del Presidente della Repubblica Italiana, del Presidente del Consiglio on. Fanfani, del Prefetto della provincia di Reggio Calabria Dott. Torrisi, del Presidente dell’Automobil Club di Reggio Calabria Dott. Vilardi, il primo Trofeo Rosario Calì.

Furono, quelle, giornate gloriose ed indimenticabili.

 

    ORDINE D’ARRIVO:

  1. PASSARIELLO Roberto  - A.S. Roma - 52’25”
  2. CIACCI Paolo  - A.S. Roma - 53’19”
  3. GIOVACCHINI Francesco - Lerici Sport - 55’03”
  4. SERENA Ottavio - A.S. Capri - 55’33”
  5. ABBRUZZINI Santo  - S.C. Taormina - 56’00”
  6. CIACCI Ruggero  - Fiamme Oro Roma - 56’00”
  7. CONVERSI Gianfranco  - A.S. Roma 57’19”
  8. RIDOLFI Giancarlo - C.S. Fiat Torino - 59’14”
  9. ZOPPINI Riccardo - Rari Nantes Milano - 59’40”
  10. CALIA Tristano - C.S. Fiat Torino - 1h 01’ 34”
  11. VERDINI Salvatore - Libertas Taranto - 1h 02’ 13”
  12. RANIERI Raffaele - S.C. Taormina - 1h 03’ 00”
  13. BONFIGLIO Sandra - Rari Nantes Torino - 1h 04’ 22”
  14. MASPERI Franco - C.S. Fiat Torino - 1h 05’ 07”
  15. GUARDAVAGLIA Rocco - S.C. Villa - 1h 05’ 08”
  16. CALABRÒ Paolo - S.C. Taormina - 1h 05’ 32”
  17. LISI Giovanni  - S.C. Villa - 1h 07’ 28”
  18. MUSCIUMARRA Antonino - CUS Messina - 1h 08’ 14”
  19. CALARCO Pasquale - S.C. Villa - 1h 09’ 28”
  20.  POLIDORI Felice - S.C. Villa - 1h 10’11”
  21. ALIZZI Carlo  - S.C. Villa - 1h 10’41”
  22. MORABITO Giuseppe - S.C. Villa - 1h 10’48”
  23. PERRONE Biagio - Pol. Messina - 1h 11’04”
  24. CORIO Benito - S.C. Villa - 1h 15’18”
  25. EGGERT Doris - Berlino Sport - 1h 22’03”

* Nuotatori Ritirati nr. 3

 

Il racconto del vincitore Passariello

Nel 1960 feci inizialmente parte del gruppo di pallanuotisti dai quali vennero scelti i PO (Probabili Olimpionici), dai quali venne selezionata la squadra che poi vinse la Medaglia d'Oro alle Olimpiadi di Roma. Il periodo di duro allenamento, fatto con entusiasmo nella speranza di essere selezionato, mi portò a un eccellente stato di forma che a Olimpiadi ultimate, decisi di "utilizzare" in gare di mezzo.fondo (dato che, come nuotatore, la mia specialità erano stati 800  e 1.500 stile libero).
   Una delle gare alle quali decisi di partecipare, d'accordo con la mia Società, l' Associazione Sportiva Roma, fu appunto la traversata dello Stretto di Messina, dove andammo in forze, facendo parte del gruppo, oltre al sottoscritto, i due fratelli Ciacci, Paolo  e Ruggero, Gianni Zaottini e Gianfranco Conversi. Di tutti noi, Paolo Ciacci era sicuramente quello accreditato di migliori prestazioni nelle lunghe distanze.
   Il giorno prima della gara ci vennero assegnate le barche di supporto, una per ogni concorrente. Il barcaiolo della mia barca  era un pescatore locale .Ricordo che aveva una lieve menomazione a un arto inferiore e se fosse ancora vivo, mi piacerebbe poterlo ringraziare, perchè penso abbia avuto un ruolo importante nella mia vittoria. Mi chiese infatti come mi sentivo e in particolare se volevo tentare una traversata in linea retta  tra Punta Faro e Villa S. Giovanni, mentre tutti gli altri di solito  attraversavano la corrente dello stretto più a monte, facendosi poi portare dalla corrente.
   La mia traversata fu durissima perchè oltre metà gara, quando si incontrava la corrente sembrava di dover attraversare un fiume in piena, Ricordo che alcuni concorrenti che avevano seguito la mia scia, non ressero la corrente e acuni dovettero abbandonare. Il mio barcaiolo fu invece eccezionale, vogando sempre accanto a me e incitandomi di continuo, specie nei momenti di maggiore difficoltà. E ce ne furono.
   Ricordo che quando arrivammo sotto-costa e mancavano poche centinaia di metri al traguardo, mi segnalava di continuo una vicinanza di Paolo Ciacci, che in realtà non c'era, ma che mi spinse a un rush finale sostenuto più dalla volontà che dai muscoli, che per il freddo e la fatica quasi non sentivo più.
   All'arrivo, stremato, mi fermai a sedere sul galleggiante. Quando Paolo Ciacci arrivò mi guardò sorpreso e mi chiese "ti sei ritirato ?": io risposi. "no, ho vinto !". Poi, dato che eravamo grandi amici, andammo a festeggiare.

... e quello di Gianni Zaottini

Per quanto riguarda la traversata 1960, è come hai ricordato tu. Passariello e Conversi, assieme ai fratelli Ciacci mi avevano momentaneamente parcheggiato all’ospedale di Crotone, dove mi ero ricoverato a causa di un’intossicazione alimentare procuratami dopo il rinfresco per l’inaugurazione della nuova piscina. In quella occasione giocammo una partita di pallanuoto contro la squadra di Doppido. Però, in compenso, poi mi vennero a recuperare insieme a tutta squadra.  

... e infine quello di Gianfranco Conversi 


Due degli iscritti alla gara del '60, Gianfranco Conversi e Gianni Zaottini, oggi validi atleti master.

Grazie ai moderni mezzi di comunicazione ho trovato con piacere il mio nome come uno dei “traversatori”dello stretto ed ho riprovato le sensazioni che mi hanno accompagnato  per tanti anni senza  che me ne rendessi conto.

Il ricordo di quei giorni è ancora vivo: ricordo i preparativi per il viaggio fatto con gli amici Ciacci Ruggero e Paolo , Passariello e Zaottini tutti accreditati di tempi di rilievo nei 1500 stile libero .Io soltanto ero un centista con qualche apparizione nei 200;la paura della fatica prolungata mi ha sempre atterrito!

Quando arrivammo a Villa fummo accolti dagli organizzatori con la solita squisitezza classica degli abitanti del Sud. Dopo aver preso possesso dei nostri alloggi andammo ad assaggiare il mare dello stretto nello specchio d’acqua antistante il lido del sig.Calì ,sponsor della gara.

Il giorno seguente con  tutti gli altri  concorrenti ci presentammo al lido e fummo trasportati con dei barconi a punta  faro di  Messina.  Fino a quel momento tutto filò liscio .Sulla spiaggia ci mettemmo addosso chili di grasso per paura delle correnti fredde senza sapere che avremmo trovato acqua a temperatura tropicale. Venne il momento dell’assegnazione delle barche ,una per ogni concorrente, e fu allora che vennero i primi timori! Su ogni barca c’era un uomo a prua con una lunga fiocina per difenderci da chissà quale pericolo! Una volta entrati in acqua finirono quei timori e ne subentrarono altri per me, allora, nuotatore di piscina abituato a vedere sott’acqua solo le righe nere delle corsie; il non riuscire a vedere il fondo mi mise addosso una specie di angoscia. Mi vennero alla mente le storie di Scilla e Cariddi e delle sirene ammaliatrici. Mi venne la preoccupazione che se i mostri si fossero risvegliati… avrei perso la barca! Infatti io procedevo con  bracciate cadenzate e sicure che mi portarono fino al settimo posto in classifica. Vinse a sorpresa  Passariello che con estrema incoscienza trovò una rotta diagonale che lo portò all’arrivo con distacco! Io  arrivai con gli occhi gonfi (a quei tempi non si usavano gli occhialini) ma con la soddisfazione e una commozione  quasi fino alle lacrime per aver compiuto quella che noi “cittadini “ consideravamo un’impresa!

Ho fatto altre traversate e la stessa commozione l’ho riprovata  quando ho fatto quella che considero la mia ultima traversata  a sessanta anni compiuti! Questi sono i ricordi di “uno”che non ha vinto la gara di nuoto ma che la gara stessa gli ha insegnato a combattere e a vincere  delle scommesse con se stesso !

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