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MARIACRISTINA FARANDA - LIVIA GERACI, traversate stile libero 
18.09.2010

L'estate 2010 si chiude con una traversata di due atlete milazzesi. Cristina e Livia partono ad un minuto di distanza l'una dall'altra, guidate da Giovanni Arena e scortate dai cronometristi Pizzi e Sarlo e dall'amico e traversatore Carmelo Di Natale. Chiudono rispettivamente in 55'.33" e 1.03'.33" - con lo Stretto nel cuore. Seguono le immagini con il racconto di Cristina.

MARIACRISTINA

Ancora non riesco a smaltire la “sbronza” di emozione di quel giorno, nella mia mente passa continuamente l’immagine di quel mare splendido e l’affetto dei miei familiari dei miei amici e vostro.

Nuoto da quando sono piccola, anche in mare aperto, ma la sensazione di tranquillità (se così la si può definire!) che dà lo Stretto non l’avevo mai percepita, molto strano, sarà suggestione o altro ma quando ci penso ritorno ad essere tranquilla. Il fatto di avere voluto tanta gente quel giorno è stato perché volevo far provare loro la stessa sensazione che ho avuto io quando Carmelo  ha fatto la traversata a luglio.

Questo per me è stato un anno davvero particolare dove il pensiero di poter nuotare nello Stretto di Messina è stata la mia fonte principale di ripresa.

Qualche anno fa abitavo al nord per motivi di lavoro ed ho “sostituito” (modo di dire, perché non si può scambiare uno sport così meraviglioso!) il nuoto con il pattinaggio (il mare mi mancava tantissimo) e, purtroppo, il mio passato di pattinaggio in linea agonistico è stato il detonatore per problemi alle gambe, ma aver ripreso il nuoto ha riempito il vuoto scaturito da dover appendere i pattini al chiodo, penso che tu da grande sportivo mi puoi capire.

Nel mese di marzo ho affrontato un quinto intervento importante alle gambe (il quarto l’avevo fatto ad ottobre, gli altri non sono stati così difficili come quest’ultimi, interventi che comunque mi hanno bloccata per diversi periodi il che per uno sportivo è una “tragedia”) e a seguito di alcune complicazioni ho sfidato me stessa dicendo “… non appena riesco ad uscire da questo postaccio devo organizzare la mia traversata, è una sfida!!! …..” e così è stato.
Rientrata a Milazzo sono andata subito da Carmelo (alla quale devo moltissimo) e gli ho detto: “…. Carmelo, costi quel che costi, devo fare la traversata cosa devo fare?.....". Lui, con i suoi modi che conosciamo benissimo, mi ha risposto,: “ … ma ti sei vista allo specchio?!? ...”

Molti hanno cercato di dissuadermi dall’idea, anche perché non riuscivo ad ottenere il certificato medico agonistico necessario, e non appena ho avuto l’ok mi sono dedicata agli allenamenti per lo Stretto. Allo stesso tempo ho proposto a Livia (ragazza con una tenacia e una testa dura niente male) di farla insieme, e lei, che ci pensava da un po’, non ha esitato a dirmi di si.

 Da allora non ho perso un attimo di tempo e Carmelo ha dedicato a me gran parte delle sue nuotate con qualunque condizione meteo per tutta l’estate,  ed abbiamo cercato di recuperare per poter affrontare lo Stretto, e le mie braccia hanno fatto e fanno da gambe.
Carmelo stesso mi diceva: “… ma dai Cri prova l’anno prossimo, non fare la traversata tanto per farla, ti puoi preparare con calma e via …”, ma io niente super testarda sono andata avanti.

Poco tempo dopo ho conosciuto Giovanni Arena e mi ha fatto innamorare ancora di più del mare, anche lui era costretto a stare fermo per la spalla e la cosa mi ha convinta sempre di più che se si vuole qualcosa la si può ottenere.  Anche altri hanno avuto un ruolo nel mio percorso, Pippo Nicosia, Simone Zappia, Ciccio Pensabene, Salvo Bausotto, Biagio La Spada ed il fantastico gruppo di nuoto cui faccio parte che mi hanno dato tanti piccoli grandi aiuti e consigli ed hanno fatto il tifo per me solo per come ho affrontato tutto. Con ciò non voglio dire che sono un eroina o una Wonder Woman, perché i veri eroi dello Stretto sono altri, ma vorrei solo spiegare che la mia passione per il nuoto non ha limiti né ne voglio dare. Avrei voluto partecipare ad altre manifestazioni ma, purtroppo, non avendo ancora finito con le mie gambe, difatti a breve dovrò togliere un pochino di ferraglia,  ho dovuto rinunciare ma spero di essere di nuovo in forma per poter affrontare nuovamente lo Stretto e anche altro.

Spero di non essere stata troppo da “Carramba che sorpresa” o da “C’è posta per te”, ma ciò è quello che mi viene fuori e che rispecchia tantissimo il vostro, e credo anche mio adesso, motto: “Con lo Stretto nel cuore!!!”

Cristina

LIVIA

Emozioni che è difficile tradurre in parole. Sicuramente ciò che mi rimarrà più impresso di giorno 18 è la tensione prima di partire e il senso di libertà e di accoglienza da parte dello Stretto non appena ho iniziato a nuotare e che è stato totale quando mi sono trovata a metà percorso.
E poi un altro ricordo impagabile è quello delle chiacchierate in mezzo al mare, durante gli allenamenti, come se fossimo tranquillamente sedute al tavolino di un bar, con Cristina la cui forza ha avuto un effetto trainante ed esemplare assoluto.

Livia


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con lo Stretto nel cuore